Quanto costa l’incompetenza? Più della competenza

Sicurezza Erik Goi today9 Marzo 2019 20

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Parliamo di assistenza informatica ad Asti: molti la propongono, ma noi abbiamo creato una formula conulenziale senza precedenti.

Partiamo dall’inizio!

Se stai leggendo il mio blog sarai sicuramente un imprenditore interessato alla sicurezza della propria azienda e non ad una banale assistenza informatica ad Asti.

Ovviamente non puoi far fronte a tutte le necessità della tua azienda da solo, per questo di tanto in tanto dovrai rivolgerti a dei professionisti per sistemare l’impianto elettrico o per eseguire opere murarie e così via.
Da imprenditore so che la prima cosa che si guarda è il prezzo, si cerca sempre di risparmiare il più possibile. Questo è scontato, sarebbe da pazzi voler spendere 100 per una cosa che si può ottenere a 10! Sono completamente d’accordo con te, se non fosse per un piccolissimo particolare che non si considera mai.

Come fai ad essere sicuro che pagando 10 otterrai la stessa cosa che avresti ottenuto pagando 100?

Mi spiego meglio. Come tu ben sai, sono un consulente informatico e non mi occupo soltanto di assistenza informatica ad Asti ma sono specializzato nella creazione di sistemi di backup, non capisco nulla di muratura pertanto quando ho bisogno di fare degli interventi di quel tipo chiamo un muratore.
Fin qui tutto normale no? Supponiamo che io chieda tre preventivi ad altrettante imprese e queste tre imprese mi comunichino i seguenti prezzi:

  • 700,00 €
  • 1600,00 €
  • 2000,00 €

La prima cosa che salta all’occhio è che la prima ha il prezzo più basso e più conveniente di tutte, il che la mette in una posizione di vantaggio rispetto alle altre.

Andare oltre i numeri

Molti imprenditori si fermeranno qui ed assegneranno il lavoro all’impresa da 700,00 €, senza chiedersi perché ci sia quella differenza marcata di prezzo (stiamo parlando di una differenza di 900,00 e di 1300,00 euro!)
Ovviamente se non si è ferrati in materia è difficile capire il perchè di questa differenza, ma ecco un paio di trucchi che ti potranno servire:

  • chiedi la relazione tecnica
  • affidati ad un consulente esperto prima di chiedere i preventivi

Entriamo nel vivo della questione e snoccioliamo tutti i punti

Perchè chiedere una relazione tecnica

Se non ne sai molto di un argomento ovviamente l’unica cosa che puoi guardare è il prezzo ma, come vedremo più avanti, non è sempre un buon metro di giudizio. La relazione tecnica ha due fondamentali utilità:

  • screma le imprese affidabili
  • ti fa capire cosa farà l’impresa nella tua azienda

Nella relazione tecnica dovrà essere specificato:

  • che lavoro farà l’impresa
  • con che materiali
  • perchè verranno utilizzati tali materiali
  • come verranno effettuati i lavori
  • perché i lavori verranno effettuati in un certo modo
  • cosa otterrai alla fine dei lavori

In allegato alla relazione tecnica ci sarà il preventivo. Se dalla relazione tecnica vedrai che i materiali utilizzati sono il massimo che il mercato offre, è ovvio che il prezzo sia più alto.
Capire se i materiali sono buoni è abbastanza facile anche se non hai particolari competenze in merito, ti farò un esempio terra terra per farti capire cosa intendo.

Un esempio per capire meglio


Supponiamo che tu voglia cambiare telefono e chieda a due negozianti una proposta, uno ti dice che basteranno 120,00 € e l’altro ti dice che ne serviranno 900,00 €.
Tu non sei ferrato sull’argomento ma chiedi il nome ed il modello del telefono (in questo caso la relazione tecnica è inutile perchè si tratta della vendita di un singolo prodotto), ed il primo ti dice che ti venderà un Wiko View 2 a 120,00 € mentre l’altro ti venderà un iPhone X a 900,00 €.
Non ci vuole molto per andare su Google e cercare recensioni, pareri ed informazioni sui due terminali.
Su uno vedrai che è composto da vetro ed alluminio, uno schermo di altissima qualità e definizione una doppia fotocamera molto rinomata e tra le migliori montate su un telefono.

Differenze notevoli

Per l’altro, invece, noterai subito come i materiali siano di qualità meno elevata, si parla di plastica, lo schermo non avrà una qualità così elevata, il touchscreen sarà meno preciso, la fotocamera non sarà molto buona e via dicendo.
È molto facile capire che il migliore sia quello da 900,00 € (il discorso sui cellulari è soggettivo, ma è per rendere l’idea).
Tutto chiaro fin qui no? Bene.
Se un’impresa non vuole rilasciare la relazione tecnica ci possono essere dei motivi:

  • non è in grado di specificarti come e perchè svolge il lavoro che hai richiesto
  • preferisce non darti troppe informazioni su ciò che farà
  • le manca il tempo per farti la relazione

Le prime due motivazioni dovrebbero farti pensare. Hai davvero intenzione di affidare un lavoro ad un’impresa del genere?
Per la terza invece potrebbe essere un’impresa piccola nella quale non c’è qualcuno che si occupa di queste “piccolezze”, pertanto non è detto che sia inaffidabile ma tu non ha modo di saperlo.

Perchè affidarsi ad un consulente che proponga qualcosa di diversio dalla solita assistenza informatica ad Asti.

A meno che tu non abbia un’azienda grossa, ti rivolgerai ad imprese medio piccole questo farà si che in poche avranno il tempo e le capacità per mettersi lì a farti la relazione tecnica.
Per questo potresti rivolgerti ad un consulente esterno. Il lavoro del consulente sarà quello di capire le tue esigenze e crearti una relazione tecnica per il lavoro che ci sarà da fare.


In questa relazione ti fornirà i materiali, le quantità, le modalità, il come ed il perchè verrà effettuato un determinato lavoro. Ti fornirà inoltre anche una forbice di prezzi utile per scremare quelli troppo economici e quelli troppo costosi. Un classico per un’assistenza informatica ad Asti o in altre città!
Per l’intervento di inizio articolo, supponiamo che il consulente ti dia una forbice di prezzo che va dai 1200,00 ai 1800,00 €.
Vedi quanto è più facile valutare in questo modo? Sei sicuro che l’impresa da 700,00 € utilizzi materiali di qualità?

Come si muoverà il consulente?

Il consulente non sarà interessato a “prendere” il lavoro, quindi ciò che ti dirà sarà esclusivamente nel tuo interesse, in quanto il consulente non avrebbe ragione di mentirti siccome lo hai pagato per la consulenza.
L’impresa da 2000,00 €, invece è possibile che se ne approfitti un po’, ma in tutti i casi potrai chiedere che materiali utilizzeranno ed in che quantità.
Anzi potrai farti mettere per iscritto che useranno quei materiali e quelle quantità, in modo da essere tutelato nel caso qualcosa vada storto.

Perchè spendere di meno è più costoso

Sembra quasi un controsenso, vero? Però è così, spendere meno è costoso.
Tutti abbiamo quel parente, un amico, un conoscente che sa fare un po’ di tutto e che, spesso e volentieri, si offre per fare qualche lavoro.

Ti ritrovi in questo?

Ovviamente il suo lavoro principale è fare il panettiere però ci “sa fare” anche con gli impianti elettrici.
Per carità, non lo metto in dubbio, ma io preferisco rivolgermi a chi ha anni di studi e di esperienza alle spalle piuttosto che rivolgermi a chi lo fa per hobby.
Suvvia, pensaci un po’ su, tutti sappiamo in linea di massima come funziona un impianto elettrico no? Ci sono 3 fili, su due passa la corrente, il terzo è la terra. Fine.

Allora, perché non far da sè?

Alla luce di questi fatti potresti benissimo farti l’impianto elettrico da solo, se non fosse che ci sono moltissime cose da sapere.
La sezione del filo, ad esempio, se devi portare corrente ad un grande elettrodomestico che assorbe molta corrente il filo deve essere più spesso.
Altrimenti? Beh, nella migliore delle ipotesi funzionerà male e salterà il salvavita, nella peggiore il cavo che hai messo prenderà fuoco.
Ora immagina di aver fatto fare l’impianto dal tuo amico “quello che si arrangia e sa fare un po’ di tutto” che ti ha detto che per farti l’impianto nel tuo ufficio nuovo ti prende solo 300,00 € più il costo del materiale contro i 2000,00 € dell’elettricista.
Sicuramente ti avrà detto che gli elettricisti sono tutti ladri che fanno una cresta incredibile sui materiali, che hanno margini di guadagno altissimi, ecc.

Via ai lavori!

Così tu hai deciso di affidarti a lui, che inizia di gran carriera a farti questo impianto.
Poi, una volta finito, lo paghi ed inizi ad arredare l’ufficio. Colleghi luci, faretti, computer, stampanti e chi più ne ha più ne metta.
Immagina poi che ogni volta che stampi salti il salvavita. Immagina se quando stampi ed accendi i faretti la presa alla quale è collegata la stampante prende fuoco (questa è una cosa successa realmente ad un mio cliente, più avanti te ne parlerò).


Alla fine andrai incontro a molti disagi che il professionista non ti avrebbe causato, perchè ti avrebbe chiesto quali dispositivi avresti dovuto mettere in ufficio, avrebbe dimensionato i cavi di conseguenza, avrebbe usato moltissimi accorgimenti che solo studio ed esperienza possono insegnarti.
Morale della favola? L’impianto elettrico è da rifare, quindi bisogna smontare quello esistente, fare quello nuovo e vedere che la tua stampante funzioni ancora. Costo 3000,00 € eventuale stampante esclusa.
Costo totale? 300,00 € + materiale + 3000,00 €  + stampante!
Geniale! Per risparmiare 1700,00 € ne vai a spendere 4000,00. Ti senti ancora un grande affarista adesso? Credo di no.

Perchè spendere di più per un’assistenza informatica ad Asti

Perché spendere di più è meglio? Bada bene, non intendo dire che devi buttare via i tuoi soldi, ma devi diffidare dai prezzi troppo bassi.
Guarda le pubblicità delle automobili, ti offrono la tua nuovissima e meravigliosa BMW a soli 20.000 €! Certo, questo perchè i commerciali sanno fare il loro lavoro!


Prima di far partire una crociata contro elettricisti, meccanici, concessionari, ecc., guarda perchè costa solo 20.000 € mentre in concessionario te ne chiedono 45.000.
La versione pubblicizzata ha:

  • una motorizzazione infima (il classico 1.2 da 90cv)
  • vetri manuali
  • radio di serie che legge i cd (non mp3)
  • niente navigatore satellitare
  • il clima bi-zona non c’è
  • niente cerchi in lega
  • bluetooth manco a parlarne
  • vernice di un colore osceno
  • nessun sensore di parcheggio
  • specchietti che non si chiudono automaticamente

Il punto è: a cosa stai rinunciando per pagare così poco?

Nel caso dell’automobile, come vedi sono comodità alle quali puoi rinunciare.
Però: la compreresti senza airbag? La compreresti senza ABS? La compreresti se fosse stata progettata da tuo cugino che lavora in rosticceria?
Perchè allora dovresti farti fare dei lavori da persone non preparate?


Oggigiorno in ogni lavoro ci sono moltissime cose da sapere, come le normative, gli standard, ecc.
Bisogna costantemente essere aggiornati e, personalmente, trovo difficile essere esperti in due mestieri contemporaneamente ed allo stesso livello.
Ovviamente il professionista esperto ti costerà di più (all’inizio) dello sprovveduto che lo fa per hobby, questo perchè per diventare esperto ha studiato, ha effettuato test, prove, ha alle spalle anni di esperienza solamente in quel settore.
Il professionista ha investito il suo tempo ed i suoi soldi per formarsi ed imparare a fare un lavoro nel migliore dei modi. Ed investe sempre in corsi, specializzazioni ed aggiornamenti.
Perchè dovrebbe fare tutto questo se bastasse dedicarsi dieci minuti per fare come fa tuo cugino salumiere?


Il professionista fa il lavoro una volta. Garantisce il suo lavoro e, se sbaglia, paga.


L’amico che lavora in Posta e che a fine turno aggiusta le auto non garantisce il suo lavoro e, se sbaglia, sono cavoli tuoi.
Vero è che il meccanico ti costa 100 per fare un lavoro fatto bene e, se lo fai fare ad un amico, ti costerà 10 però se il lavoro viene male o dà problemi avrai pagato comunque i 10 all’amico, poi dovrai pagare il meccanico per smontare il lavoro fatto male dall’amico e poi pagare i 100 al meccanico per rifare il lavoro.
Ci perdi il triplo del tempo ed il triplo dei soldi. Un’azienda, ma soprattutto un imprenditore quale sei, non può permettersi né di sprecare tempo né di sprecare soldi.

Fatti raccontare una storia

È successa ad un mio cliente. E riguarda proprio un’assistenza informatica ad Asti. Cercherò di essere breve.
Ha cambiato ufficio, per ingrandirsi, così ha deciso di mettere in piedi anche un sistema di backup siccome ne era sprovvisto.
Mi ha chiesto un preventivo in tal senso. Come tu ben saprai, se mi leggi da un po’, prima di fare un preventivo effettuo una consulenza nella quale rilascio una dettagliata relazione tecnica di come andrebbe fatto, con che modalità, con che componentistica e come andrebbe programmato. La relazione prevede anche una forbice di prezzi con la quale puoi anche valutare altri professionisti oltre a me.

Fatta la consulenza, decide di non effettuare il lavoro con me, ma di rivolgersi ad altri perchè era troppo costoso fare tutto ciò che suggerivo per un lavoro ad hoc.

Il seguito


Dopo circa un paio di mesi, mi chiama di sabato mattina per chiedermi se potessi andare nel suo ufficio con urgenza perché ha tutto fermo.
Mi reco da lui e noto che la segretaria ha disgraziatamente aperto una mail contenente l’ormai tristemente famoso Cryptolocker (se non sai cos’è leggi il mio articolo Virus Cryptolocker: come proteggerti efficacemente).
Scopro che l’infezione aveva avuto luogo alla sera del giorno prima e che, non so per quale motivo, avessero lasciato tutto lì senza dire niente a nessuno fino al giorno dopo.

Gli ho subito chiesto se avesse fatto poi fare il lavoro per implementare un sistema di backup, alla sua risposta affermativa, gli ho detto che poteva tranquillizzarsi perchè si sarebbe ripristinato tutto senza problemi.
Lo vedo riprendere un po’ di colore, perchè mi ha confidato che aveva sette anni di lavoro (sia nel gestionale che di progetti) sui PC e perderli significava avere danni enormi in termini di lavoro ed economici.
Mi chiede se posso ripristinargli il tutto. Il che mi lascia perplesso, in quanto non era un mio lavoro.

Come risolvere?

Gli suggerisco di contattare l’azienda o il professionista assunto per fare il lavoro in quanto a me mancano password e procedure per il ripristino.
Mi guarda un po’ stranito e mi dice che non ha “tutte ‘ste robe”. Beh, immagino che non avessero fornito copia della documentazione al cliente, quindi lo esorto a chiamare il numero di riferimento per le situazioni di emergenza. Comincio a sospettare della qualità del sistema di backup!
Capisco che gli uffici il sabato mattina alle 8 siano chiusi, ma un riferimento per l’intervento di emergenza dovrebbe esserci.

Il cliente inizia ad insistere nel chiedere a me di ripristinare il tutto. Gli dico che non so assolutamente nulla di come sia stato strutturato il backup e che dovrei almeno sapere dove sono stati collocati gli apparati di rete necessari.
Mi confessa che non è mai stato in ufficio durante i lavori perchè stava seguendo i dipendenti in un cantiere, ma che c’è sempre stata la segretaria e lei sapeva tutto.

Passa il tempo e…

Nel frattempo si fanno le nove, chiama la segretaria e le chiede di venire in ufficio con urgenza e che le pagherebbe tutte le ore che impieghiamo come straordinario.
Dopo circa 40 minuti arriva la segretaria (poverina, non abita nemmeno vicino all’ufficio).

Chiedo subito dove fossero gli apparati di rete nuovi per cercare di capire qualcosa, ma che sarebbe stato più veloce se mi avesse fornito un numero al quale telefonare per capire le procedure per il ripristino.
La segretaria guarda il titolare e, visibilmente seccata, chiede se il problema era solo il numero di telefono come mai non me lo avesse fornito direttamente il titolare siccome era suo nipote.
Inizio a capire il perchè di tutto quel mistero. Sorvolo e chiedo alla segretaria di mostrarmi dove avessero messo i dispositivi così avrei iniziato a lavorarci.
La segretaria mi indica il suo computer e mi dice: “è tutto lì”. Attimo di silenzio in cui, attonito, guardo cliente, segretaria e computer.

La scoperta!


Mi avvicino e ci trovo un disco USB collegato!
Chiedo spiegazioni e mi viene detto dalla simpatica fanciulla, che ogni sera lei deve cliccare sull’icona del backup prima di andar via e il programma fa tutto da solo.
Fulmino il mio cliente, ed inizio a controllare tutto il sistema.
Ti risparmio i dettagli tecnici: il “sistema di backup” era un disco USB da 70,00 € comprato in un grande magazzino (avevano ancora lo scontrino) ed uno script realizzato dal nipote che copiava ed incollava alcune cartelle dal PC al disco. Nessuno storico ovviamente.

Com’è finita la storia?


Ha perso sette anni di lavori, progetti e fatture.
Ha passato tre ore ad urlare al telefono con il nipote (laureando in informatica) mentre io cercavo di rimettere in piedi l’ufficio.
Mi ha poi incaricato di fare il sistema di backup come volevo, avevo carta bianca e non voleva saperne più nulla.
Non sto ad elencarti quanto gli è costato questo scherzetto che gli ha quasi fatto chiudere l’azienda ed ovviamente non posso farti il nome del cliente in questione.
Come vedi in questo caso la leva è stata spendere solo 70,00 € per un sistema di backup. Ovviamente ciò che mancava a chi gli ha “progettato” il sistema di salvataggio era semplicemente l’esperienza.
Per casa, un disco USB da 70,00 € può andare più che bene, per un’azienda no. Chi di lavoro fa il consulente informatico te lo deve dire senza mezzi termini!

Scritto da: Erik Goi

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